ES Frigo per Museo Maxxi: Ghiaccio al Museo?

Come Abbiamo Creato Un’Installazione tra Arte e Tecnologia

Immaginate di entrare in una stanza freddissima, con soffitto e pareti coperte da uno spesso strato di ghiaccio. Non una ricostruzione artificiale, ma vero ghiaccio che si forma e si mantiene costantemente, nel cuore di uno dei musei più importanti d’Italia.

Questo è esattamente il progetto che ES Frigo ha portato a termine in collaborazione con il Museo MAXXI di Roma, all’interno della mostra “Sensazioni in Ambiente”. Una sfida ambiziosa, resa possibile solo grazie a soluzioni uniche e originali.

La sfida del MAXXI

Quando il Museo MAXXI ha contattato ES Frigo, la richiesta era tanto affascinante quanto complessa: creare un ambiente che ricreasse ghiaccio sul soffitto e su parte delle pareti di una stanza di 6 metri per 4. L’opera doveva rimanere in esposizione per 6 mesi, suscitando nei visitatori l’impressione di trovarsi all’interno di una vera camera fatta di ghiaccio.

Ma le sfide tecniche non erano poche: parliamo di uno spazio non isolato, con pareti in cartongesso, in un ambiente grande e aperto, e con visitatori che entravano ed uscivano portando calore corporeo e disturbando il delicato equilibrio termico. Come se non bastasse, la necessità dell’artista era quella di avere tutte le apparecchiature frigorifere direttamente all’interno dell’opera stessa, in modo da esaltare il rumore dei macchinari. Una vera e propria prova di resistenza.

Problemi complessi, soluzioni innovative

Ci siamo trovati ad affrontare una serie di ostacoli tecnici che avrebbero scoraggiato molti. Come mantenere il ghiaccio senza che si sciogliesse su superfici non progettate per resistere al freddo? Come contrastare il calore generato dalle persone e, addirittura, dagli stessi macchinari necessari per la refrigerazione? La risposta è stata trovare una soluzione unica, un doppio sistema di condensazione.

Il doppio condensatore: come mantenere il ghiaccio in un ambiente aperto

La chiave del successo è stata l’installazione di un doppio condensatore, un elemento fondamentale per rispondere a tutte le esigenze in gioco. ES Frigo ha installato un condensatore interno, in grado di integrarsi perfettamente nell’ambiente dell’opera secondo le esigenze estetiche dell’artista, e un condensatore esterno, progettato per gestire il raffreddamento vero e proprio. Mentre il condensatore interno contribuiva a creare l’effetto uditivo desiderato, quello esterno garantiva che la temperatura della stanza rimanesse costantemente sotto zero.

In questo modo, è stato possibile creare un microclima che permettesse al ghiaccio di formarsi e rimanere stabile, senza compromettere la struttura del cartongesso e mantenendo la stanza sicura per migliaia di visitatori che si sono immersi nell’opera per mesi.

Un’installazione da brividi: la stanza ghiacciata che ha fatto parlare di sé

Il risultato è stato straordinario: una stanza completamente ghiacciata, capace di suscitare stupore e meraviglia tra i visitatori del MAXXI. Per sei mesi, il ghiaccio ha resistito senza sciogliersi. Ma il successo del progetto non è stato solo tecnico: la soddisfazione maggiore è stata rispondere in maniera precisa e puntuale a tutte le richieste dell’artista, senza compromessi, adattando la tecnologia a un’opera che aveva bisogno di un tocco estetico quanto mai delicato.

ES Frigo: dalla catena del freddo all’arte contemporanea

Questa storia rappresenta alla perfezione lo spirito di ES Frigo: la capacità di risolvere problemi complessi, di pensare fuori dagli schemi e di adattarsi alle richieste più particolari, offrendo soluzioni innovative.

Questa installazione è la prova tangibile di come anche il settore della refrigerazione possa diventare terreno fertile per l’arte e la creatività, e di come siamo in grado di portare innovazione e affidabilità ovunque ci sia bisogno di mantenere il freddo, anche quando questo bisogno è… artistico.