Come garantire acqua potabile a tutti, quando l’acqua non c’è? Il progetto Acqua di Rugiada

Una sfida con un obiettivo importante

Torniamo per un attimo al periodo del Covid, un momento difficile per tutti, in cui abbiamo imparato a dare grande importanza all’igiene e alla sanificazione degli ambienti.

Non tutti, però, avevano a disposizione gli stessi strumenti per proteggersi. In Cambogia, ad esempio, intere comunità non avevano accesso a disinfettanti, igienizzanti, né a quantità adeguate di acqua potabile e corrente elettrica.

 È stato in questo contesto che l’associazione Lions Club ci ha contattati con un obiettivo importante: trovare un modo per potabilizzare l’acqua e migliorare le condizioni igienico-sanitarie di un villaggio.

Da qui è nato il progetto “Acqua di Rugiada”.

Le difficoltà del progetto

Lo scopo del progetto era nobile, ma le difficoltà non mancavano di certo. Innanzitutto, l’area in cui andava installato il sistema era priva di una fonte di acqua potabile facilmente accessibile, il che significava che dovevamo trovare un modo per, letteralmente, creare acqua dal nulla. Inoltre, tutto l’impianto doveva funzionare senza una fonte energetica stabile, come un allaccio di corrente elettrica.

Come se questo non fosse già abbastanza impegnativo, il sistema doveva anche essere completamente mobile. Doveva poter essere facilmente trasportato sul luogo e assemblato in anticipo.

Acqua di Rugiada è stata per noi una vera opportunità per mettere in campo le nostre competenze.

Cosa abbiamo realizzato?

Grazie alla collaborazione con un professore universitario con cui lavoriamo spesso, abbiamo scoperto uno strumento capace di creare un disinfettante completamente naturale, chiamato anolita, utilizzando semplicemente acqua e sale.

Il cuore del progetto Acqua di Rugiada è proprio l’anolita, un potente disinfettante che può essere utilizzato in molteplici applicazioni. Questo composto non solo permette di potabilizzare l’acqua, rendendola sicura per il consumo umano, ma è anche estremamente versatile: può sanificare cibo, superfici e ambienti, garantendo un livello di igiene elevato anche in contesti complessi.

Pensiamo a situazioni di emergenza come calamità naturali, o in aree isolate dove l’acqua potabile è scarsa e le infrastrutture sanitarie sono limitate. Acqua di Rugiada risponde esattamente a queste esigenze, fornendo acqua sicura e garantendo un livello di igiene essenziale per la salute delle persone.

Acqua dall’atmosfera e alimentazione solare

La vera innovazione del progetto risiede nella capacità della stazione di adattarsi ad ambienti estremi. Immaginate di trovarvi in un’area senza accesso diretto all’acqua e senza rete elettrica: Acqua di Rugiada è progettata per affrontare proprio questo tipo di scenario.

Grazie ai pannelli fotovoltaici da 600 kWp, la stazione è autosufficiente dal punto di vista energetico, producendo l’energia necessaria per generare l’anolita e potabilizzare l’acqua.

Ma non è tutto: in assenza di acqua disponibile, la stazione è in grado di produrre acqua estraendola direttamente dall’atmosfera. ES Frigo ha realizzato un gruppo frigorifero che fungesse da deumidificatore, producendo acqua condensandola direttamente dall’umidità dell’aria.

Una tecnologia che sembra quasi magica, creando acqua quasi dal nulla, ma che oggi rappresenta una realtà concreta per garantire l’accesso all’acqua potabile anche nelle condizioni più difficili.

Un futuro fatto di soluzioni innovative

Partecipare al progetto Acqua di Rugiada è stata per noi di ES Frigo un’occasione per contribuire concretamente a un’iniziativa in grado di fare la differenza in situazioni di emergenza e per comunità vulnerabili. L’idea di poter garantire acqua potabile e igiene ovunque, anche nelle condizioni più complesse, è qualcosa che ci ha appassionati fin dal primo momento.

Siamo orgogliosi di essere stati scelti per questa iniziativa grazie alla nostra esperienza e alla nostra capacità di adattamento. Insieme a tutti colori che hanno contribuito, siamo stati in grado di sviluppare una soluzione capace di rispondere a sfide ambientali e logistiche senza precedenti.

Acqua di Rugiada, purtroppo, non ha potuto raggiungere il luogo per cui era stata pensata a causa delle difficoltà legate alla pandemia. Per questo motivo, Lions Group ha scelto di donarla all’Associazione Protezione Civile di Alessandria. Oggi, grazie a questa scelta, è diventata una meta speciale per molte scolaresche, che qui scoprono come si possano affrontare anche le sfide più difficili quando c’è qualcosa di davvero importante in gioco.

È una sfida vinta grazie alla collaborazione e all’impegno, e siamo fieri di averne fatto parte. Se c’è una cosa che Acqua di Rugiada ci ha insegnato, è che le soluzioni migliori sono quelle che guardano al futuro.